28 febbraio 2013

La Rosa - Pianta del Mese


Salutiamo il mese di Febbraio dedicandogli come ultimo post quello relativo alla pianta del mese.


Due articoli sono gia' stati presentati sull'argomento incentrati sul significato che esprimono le Rose a seconda del colore scelto.

Oggi, in compagnia di Paola del Vivaio Valle dei Fiori di Cecina conosciamo piu' da vicino la specie, le cure di cui necessita, la posizione ottimale al fine di avere sul nostro terrazzo o in giardino piante sane che ci regalino fioriture entusiasmanti.


Abbastanza facili da coltivare ma facilmente soggette ad attacchi di svariati parassiti, le Rose necessitano di terapie preventive e attenzioni costanti.
Non possono essere piantate in vaso o nel terreno per poi essere dimenticate a loro stesse.

L'ideale e' metterle a dimora tra Ottobre e Gennaio/Febbraio, ovvero quando sono in periodo di riposo vegetativo.







Richiedono terreni fertili, ben drenati, ricchi di sostanze organiche, di medio impasto, leggermente acidi.














In Primavera vanno concimate con letame e concimi granulari.
Necessitano di abbondanti innaffiature - in estate quando fa molto caldo meglio annaffiare due volte al giorno, di mattino e di sera - evitando di bagnare fiori e foglie per prevenire l'insorgenza di malattie fungine.

Devono essere potate quando sono in riposo vegetativo.


Dove piantarle?
Dipende dalla specie. Ve ne sono talmente tante in commercio che si trovano quelle che stanno benone in pieno sole come quelle che richiedono una mezza ombra.
Fatevi dare un consiglio dal vostro vivaista: a seconda della posizione sapra' indicarvi la pianta migliore da acquistare.




Il termine Rosa deriva dal Sanscrito da cui ha avuto origine sia il greco "Rodon" che che il latino "Rosa".

Arrivata in Italia dalla Grecia, dove veniva coltivata non solo come pianta ornamentale ma anche per l'estrazione di olii essenziali utilizzati come unguenti, da subito affascina poeti, scrittori, pittori che ne immortalano in svariate opere la sua bellezza.

Durante l'epoca dell'Impero Romano la sua coltivazione raggiunge elevati livelli di eccellenza.

Nel Medioevo i conventi sono ricolmi di roseti: il fiore diviene simbolo della Madonna.

Dall'Italia si diffondono in Francia e in Inghilterra, verso la fine del 1500 in Olanda si cominciano a creare nuovi ibridi..









Tra la fine del del 1700 e gli inizi del 1800 arrivano dalla Cina specie capaci di rifiorire piu' volte nell'arco di una stagione.


E dall'incrocio tra le "nostre" e queste nuove derivano tutte le varieta' che oggi si trovano sul mercato.

Rose a cespuglio, rampicanti, botaniche, ad alberello,
da siepi, in miniatura (di cui vi avevo gia' parlato in questo post).







Una curiosita' ..........

Le ore migliori per cogliere le rose sono tra le h. 15,00 e le h. 17,00.
Appena colti i rami devono essere messi in acqua cui precedentemente avete aggiunto dell'acido citrico o dell'acido ascorbico e un pizzico di zucchero..
Meglio non usare l'acqua del rubinetto: troppo calcare.

Paola


p.s.:
Straordinarie per un matrimonio dal carattere romantico, in stile shabby chic, o piu' moderno con un forte accento metropolitano.









Ma provate a posizionare dei vasetti di rose in un cestino di vimini: sapranno valorizzare al meglio anche un matrimonio country.


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