14 novembre 2012

La scelta della giusta Stoffa: capitolo primo

Come promesso nel post precedente oggi vi introduco qualche nozione su alcuni materiali consigliabili per la confezione di un abito adatto alla stagione in corso.

Mi scuso subito se mancheranno alcune tipologie: ormai di tessuti ne esistono di tutte le fatte e di tutte le specie e sicuramente le mie conoscenze non mi permettono di includere proprio tutto.
Vi anticipo che dall'elenco sono escluse tutte le fibre sintetiche perche' sono convinta che indossare qualcosa di naturale crei un comfort ineguagliabile e abbia allo stesso tempo una resa in termini di aspetto finale differente.
So che ormai tutti, anche i nomi piu' conosciuti, inseriscono nelle collezioni capi realizzati con le piu' disparate materie prime. Ma io non mi lascero' mai convincere. Piuttosto che avere nell'armadio abiti in chissa' quale diavoleria, borse in vera finta pelle, scarpe in ... boh (cosa usano ultimamente per alcune calzature???), e magari pagarle tanto giusto per il brand, lascio perdere. Mi vesto al mio solito modo.
Che per qualcuno sara' anche banale, sintomo di una repulsione ad essere additata come "fashion victim" (meno male!), ma sicuramente in linea con me, il mio essere, il mio stile.
Non si pensi poi di risparmiare chissa' quali cifre optando per un tessuto artificiale: cio' che incide maggiormente nella determinazione del costo di un vestito e' sicuramente la façon, (oltre alle royalties in caso di firme blasonate!) quindi, preventivi alla mano, cerchiamo di scegliere con oculatezza.

E tuffiamoci insieme, anche attraverso immagini che ho trovato, nel mondo dei tessuti, partendo dal piu' diffuso: il raso.

Raso

Il Raso (o Satin), come svela il nome stesso, e' un tessuto "reso liscio", ovvero rasato: fine, lucido, uniforme, dalla mano morbida, con un'armatura in cui i punti di legatura sono nodi largamente distribuiti in modo da rimanere nascosti.
Il suo materiale d'elezione e' la seta: se realizzato con il cotone deve subire il processo di "calandratura", finissaggio che prevede che la pezza di stoffa passi attraverso due rulli riscaldati che comprimendola conferiscono un aspetto lucido e liscio.
La sua storia e' legata strettamente a quella della seta, per millenni monopolio della Cina; da qui infatti sono arrivate ai tempi di Marco Polo le prime pezze utilizzate per la confezione di abiti costosi destinati ai ceti privilegiati.

Damasco

Tipo di tessuto operato, monocolore, con disegni stilizzati o floreali, ad effetto lucido/opaco la cui armatura e' realizzata in Raso.
Si produce con un telaio jacquard, una trama ed un ordito. L'effetto e' provocato dal contrasto della lucentezza della parte a raso con l'opacita' di quella dove il tessuto si presenta al rovescio.
La sua nascita avvenne in Cina ma il suo nome ci rivela che significative quantita' sono state prodotte ed esportate nel Mondo proprio dalla capitale della Siria, Damasco (soprattutto nel sec. XII).
In Italia le prime citta' a realizzare questo particolare tipo di stoffa furono Venezia e Genova, Repubbliche Marinare, che avevano prima di altre contatti commerciali con altri Paesi.
Nel XVIII sec. si comincio' ad impreziosire il Damasco con fili in oro e argento e motivi in rilievo: i primi esperimenti che danno vita al Broccato.

Broccato

Tessuto operato, realizzato con un telaio jacquard.
Si ottiene inserendo una serie di elementi supplementari nella trama e nell'ordito.
Le trame supplementari si chiamano "trame broccate" e concorrono a costruire il disegno in rilievo rispetto al fondo.
Impreziosito con fili in oro e argento sulle prime viene utilizzato per la confezione di abiti destinati a regnanti, nobili, clero.

Cady

Tessuto di lana o seta, lucido nel rovescio e a righine opache nel diritto.

Georgette
 

Tessuto piu' indicato per la stagione primaverile, se non utilizzato in lana. Ma andiamo per gradi.
Il o la Georgette (in seta) e' un materiale molto fine e leggero, ad armatura tela, di mano leggermente ruvida al tatto.
Il suo nome deriva dalla sua creatrice, la sarta francese Georgette de La Plante. 
La varieta' piu' trasparente e preziosa e' la "Crepe Georgette" (ci vorrebbe il simbolo ^ sulla e di Crepe, ma non so come metterlo!), con una grana finissima ed una leggerissima ondulazione crespata.



Adatta alla stagione autunnale sicuramente la variante in lana, magari per un corpetto.








Velluto

Tipo di tessuto che presenta sulla faccia del diritto un fitto pelo o una serie di "anelli" di filo (il Velluto Riccio).
Il suo nome deriva dal latino "Vellus", vello, ad indicare la caratteristica copertura di pelo.
La sua origine e' occidentale e si stima possa essere fatta risalire al XIII sec. In Italia fu prodotto dal 1300 a Lucca, Genova, Firenze, Venezia, Catanzaro.
Si realizza a telaio con filati molto sottili, usando una sola trama e due orditi, uno per la base (ordito grosso) ed uno per il pelo (ordito di pelo). Esistono vari tipi di Velluto, liscio, a coste, velour, devore', ......; in seta,  cotone - il piu' diffuso -, lana.
Il piu' indicato nel nostro ambito, per corpetti, per bolerini ma anche per interi abiti - magari corti - elegantissimi e' sicuramente il microvelluto in seta.

Taffeta'

Dal persiano "Taftah": torcere, intrecciare, tessere.
Uno dei piu' bei tessuti in seta, con armatura a tela, caratterizzato da una densita' di ordito superiore a quello della trama.
Aspetto lucido e luminoso, mano frusciante, leggerissimo e brillante.



Nella variante "Cangiante" i riflessi del Taffeta' sono ottenuti utilizzando sia nella trama che nell'ordito filati di colori differenti. 







Faille

Il Faille e' una qualita' di Taffeta' di peso medio, dall'aspetto piuttosto rigido e sostenuto.
Si presenta a grana marcata con coste evidenti in diagonale.
In seta.

Mikado e Duchesse
Mikado

Duchesse
La seta Mikado deve il suo nome all'omonimo Imperatore del Giappone che nei primi decenni d.C. introdusse la produzione della seta nell'arcipelago.
Per secoli infatti la Cina riusci' a detenere la segretezza riguardo la bachicoltura e il monopolio della sericoltura (sembra che la lavorazione della seta risalga addirittura al 6000 a.C.).
Tessuto spesso e pesante, elegantissimo: adatto per abiti importanti.

Il o la Duchesse e' un tessuto pesante, liscio e lucente, realizzato in cotone o seta.




E lascio un po' di suspance per quello che a mio avviso e' il Re indiscusso per gli abiti da sposa, utilizzabile in qualunque tipo di stagione, abbinabile ad altri materiali, che riesce da solo a conferire il carattere voluto in base al tipo di cerimonia.
......... Alla prossima "puntata"!
Paola


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