La loro origine e' avvolta dal mistero perche' non sono mai stati ritrovati resti fossili ed e' quindi impossibile tracciare una storia.
Provengono comunque da zone del nostro Pianeta caratterizzate da una estrema scarsita' di pioggia ma con molta "nebbia" che provoca umidita', fondamentale per il loro ciclo vitale.
Deserto del Sahara e del Gobi, pendii delle Ande cilene e peruviane, deserto della Namibia e del Messico, in una fascia che va dai 30° di latitudine Nord ai 30° Sud.
Molteplici sono i generi suddivisi in famiglie. Ogni anno vengono scoperte nuove specie.
Mi e' impossibile quindi cercare di racchiudere in un solo post tutte le piante grasse in commercio.
Faccio una scelta, dettata dai miei gusti personali, per presentare una famiglia che mi piace in maniera particolare.
Ma se la vostra curiosita' vi spinge a conoscerne di differenti sappiate che il portale Elicriso - http://www.elicriso.it/it/ - sapra' dare una risposta esauriente ad ogni vostra domanda.
La grande famiglia di cui vorrei parlarvi e' quella delle "Crassulaceae".
Che vanta oltre 3000 specie diffuse in tutto il Mondo, tranne che in Australia e in Polinesia.
In comune con quasi tutte le altre famiglia di piante grasse hanno la facilita' con cui si riescono a coltrivare. Per stare bene necessitano di pochi, mirati accorgimenti.
Per prima cosa, qualora le si metta a dimora in vaso, e' preferibile scegliere contenitori di terracotta perche' permettono alla terra di respirare.
Il foro di scolo dovrebbe essere chiuso con pezzetti di coccio o sassi in modo che la terra non lo ostruisca: importantissimo, infatti, che l'acqua di irrigazione non ristagni nei vasi ma defluisca facilmente onde evitare il marciume delle radici.
Radici il cui colore e' bianco-panna. Se durante i rinvasi (da effettuare in Primavera) ne notaste qualcuna annerita o grigiastra dovrete eliminarla, tagliandola con l'aiuto di un coltello ben affilato e sterilizzato (sopra una fiamma).
Annaffiare quando la superficie del terreno e' asciutta, aggiungendo all'acqua in Primavera e in Estate una volta alla settimana del concime liquido a base di Azoto, Fosforo e Potassio che contenga anche microelementi quali Magnesio, Ferro, Manganese, Boro, Rame, Zinco, ...
Il terreno ideale e' un composto di terra specifica per "Cactaceae" con l'aggiunta di sabbia grossolana (in eguali proporzioni).
Molta luce, esposizione al sole diretto, in Estate meglio sistemare i vasi all'aria aperta.
In Inverno, quando la temperatura scende al di sotto dei 7°, le piante in vaso vanno riparate.
Una pianta grassa che mi fa impazzire?
La Echeveria, originaria dell'America centrale e del Messico.
Ha foglie carnose disposte a forma di rosetta, con un colore che va dal verde intenso, al grigiastro, al grigio-azzurro, al verde-rosato.
Facile da moltiplicare. Per talea fogliare, per semi o per ... polloni basali.
Il metodo che io preferisco perche' e' davvero molto semplice.
Basta staccare i cosiddetti polloni basali, ovvero le piccole piantine che crescono alla base della pianta madre, con un coltello ben affilato, pulito e disinfettato.
Si lascia cicatrizzare la ferita all'aria per 1/2 giorni e poi si mette a dimora in un mix di sabbia e torba.
In men che non si dica avrete un nuovo vasetto pieno di queste splendide piantine!
I fiori delle piante grasse sono un autentico spettacolo!
Diversi uno dall'altro, dai colori intensi e insoliti. Molto, molto ornamentali.
Nel prossimo post vi mostro qualche idea da cui prendere spunto per utilizzare le piante grasse nel Gran Giorno.
Paola
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